E’ veramente un grande piacere ed un grande orgoglio essere chiamato alla carica di presidente del Corpo Musicale Civico di Cornaredo all’indomani del bel concerto del 24 aprile in Auditorium dove il CMC ha dimostrato di essere una grande banda capace di eseguire un repertorio ricco e vario e di soddisfare un pubblico attento e per una volta anche numeroso.
Ho scritto quella sera : “Sono venuto via dall’auditorium col cuore gonfio di emozione e soddisfazione”. Questo è lo spirito con cui mi appresto ad essere di servizio al CMC come presidente.
Certo c’è anche un poco di preoccupazione nell’assumere questo incarico : proprio perché è una bella banda, con una storia importante lunga ormai 110 anni, ci vuole un presidente all’altezza, attento a tutto, attivo, presente su tutte le incombenze, capace di mettere gli stimoli giusti – senza rompere troppo – e di indirizzare senza pretese e senza voler essere troppo decisionista.
Ma sono abbastanza confidente che andrà tutto bene perché questo, oltre che una bella banda, è anche un bel gruppo, ben mixato tra giovani entusiasti ed anziani esperti, tra uomini e donne - nel direttivo 4 uomini e 4 donne affiancano il presidente – con musicisti valenti ma anche pronti a dare una mano per ogni cosa.
Mettendo insieme quanto ho in testa e quanto l’assemblea dei musicanti ha chiesto di fare, ecco i compiti che mi attendono :
Ringrazio tutti per la fiducia in me riposta e assicuro che cercherò di dare il meglio.
Lunga vita a questa straordinaria bellissima banda !
Sergio Brignoli
TRE VIOLINI IN BANDA
Tre violini in banda? … ma dove?... chi li ha visti?... siete sicuri?...
Ebbene si !! Al corpo musicale Civico di Cornaredo succede anche questo !!
Infatti, gradita sorpresa abbiamo avuto, noi spettatori, domenica 25 novembre durante il concerto di Santa Cecilia (patrona della musica e dei musicisti) eseguito dal Corpo Musicale Civico di Cornaredo a Casa Verdi.
Tre sedie rimaste vuote nella prima parte del concerto, sono state occupate inaspettatamente durante “la Traviata” da due violinisti ospiti di Casa Verdi, Ludovico e Tina, e da un altro violinista, Simone, nipote musicista di Tina. I tre “aggiunti” si sono ben integrati con i bandisti portando nuove sonorità e sicuramente un pizzico di emozione per tutti. Il piacere di suonare insieme, nonostante le differenze di età e le diverse esperienze musicali, ha appagato tutti, oltre ai musicisti anche il pubblico e gli applausi non sono mancati (e anche qualche lacrima).
L’idea è stata del maestro della banda, Ferdinando, che nonostante il forte impegno per organizzare l’evento e coordinare i musicanti in un difficile repertorio, che spaziava da Verdi a Brahms e altri famosi autori di musica classica e moderna, è riuscito a rendere il tutto apparentemente semplice e naturale.
La musica dona emozioni a qualsiasi età e sicuramente aiuta a restare giovani e mentalmente attivi; due degli aggiunti violinisti infatti erano ben oltre i novant’anni…e chi l’avrebbe mai detto…
Non è la prima volta che il Corpo Musicale Civico si impegna a suonare a Casa Verdi; nel 2010 la banda è stato protagonista in questo luogo di un bel concerto autunnale e nel 2011 addirittura di un film … ma certamente è stata la prima volta che tre violini si sono aggiunti ai musicanti bandisti portando il loro unico ed originale contributo.
Anna mamma di Giulia
Riflessioni sulle Pive Natalizie
Come ogni anno, anche quest’anno, riprende il tradizionale appuntamento della banda di Cornaredo con le “Pive Natalizie”.
Viene da chiedersi perché questa tradizione, che tutto sommato può sembrare un po’ obsoleta ed anacronistica, continui ad essere portata avanti dal gruppo musicale nel periodo pre-natalizio.
Ovviamente, tramite le offerte ricevute durante le pive, il corpo musicale civico mette da parte un gruzzoletto che fa sempre comodo vista la penuria economica di questi tempi.
Ma è tutto qui?
Il “gruzzoletto” che si riesce a raccogliere in questo frangente non è così cospicuo rispetto alle sovvenzioni racimolate annualmente attraverso i fondi comunali e a quelli offerti dal parroco di Cornaredo. Anzi, in certe giornate, è decisamente scarso.
Cos’è allora che induce più persone a riunirsi per le strade suonando motivi natalizi nonostante il freddo pungente alle mani (si suona senza guanti ovviamente) e la possibilità di fare altre attività sicuramente più urgenti in questi giorni prima delle feste ricche di spese e regali?
Forse proprio il ritagliarsi uno spazio in cui il Natale abbia ancora il valore di una volta, fuori dal consumismo che è tipico di questo tempo, fuori dalle corse e dai regali; uno spazio da dedicare allo spirito suonando all’aria aperta motivi natalizi che ci riportano all’infanzia e trasmettono a tutti gioia e serenità. Uno spazio in cui sorridere e divertirsi nonostante le urgenze quotidiane.
Forse il vedere alle finestre e ai balconi tanti adulti e bambini che si affacciano sorridenti e apprezzano le note festose che portano allegria in casa; persone contente di sentire questa musica, persone a cui farebbe piacere partecipare ai concerti di Natale ma sono costrette a rinunciarvi invischiati in spese ed incombenze a cui non riescono a rinunciare
Forse il vedere nei cortili tante persone anziane che si emozionano visibilmente in ricordo di un marito o un di padre che suonava nella banda “anni addietro”, quando il suono della banda era l’unico che attraversava il paese nei momenti solenni e nei momenti di festa.
Forse perché, essendo sotto Natale, è un dono semplice che facciamo agli altri ed al contempo a noi stessi.
Anna (mamma di Giulia)
Il CMC di Cornaredo in un film !
Domenica 5 giugno 2011 è stata per il Corpo Musicale Civico di Cornaredo una domenica davvero speciale : l’intera giornata, dalle 10 del mattino e sino alle 19 di sera ci ha visti partecipi, anzi comprimari, nelle riprese di un film. Sì, incredibile, un vero e proprio film.
Come è potuto accadere ?
Il tutto è nato con il concerto che il CMC ha tenuto per la ricorrenza di S. Cecilia a Casa Verdi, la dimora che il grande musicista ha voluto nel cuore di Milano come casa di riposo per i musicisti.
Il concerto, tenuto a novembre 2010, aveva dato un eccellente esito e la coppia regista-produttore che era casualmente presente per studiare la location di un nuovo film ci ha - detto e fatto - assoldato per le riprese di una parte del film stesso, esattamente delle sequenze finali.
Così ecco che in questa domenica di giugno, mentre fuori imperversa il diluvio, ci muoviamo con cautela tra cavi, luci, camere, microfoni e ciak cercando di seguire al meglio le indicazioni della regista e mostrando alle camere di ripresa il nostro profilo migliore.
L’obiettivo della giornata è quello di registrare l’importante scena nella quale suoniamo un brano appositamente composto per il film che accompagna il coro costituito dai residenti a Casa Verdi.
E come in ogni film che si rispetti dobbiamo ripetere la scena più e più volte.
Si registra separatamente l’audio da diverse posizioni, poi il video da altrettante angolature e con primi piani fissi e mobili. Si modificano le luci, si provano le inquadrature.
Ciak, azione. Silenzio, ciak, azione, …...
Una esperienza che inizia come una festa, eccitante e divertente, poi man mano si fa sempre più seria e faticosa sino ad arrivare a sera che non se ne può più, sfiniti. Che mestiere duro quello delle comparse.
Di contorno scopriamo i personaggi che abitano casa Verdi, personalità ancora brillanti e non domate dall’età. Spicca l’elegante 94-ne che suona ancora splendidamente il flauto, il violinista ancora in forma, anche lui sopra i 90, e le primedonne che con l’età, ovviamente non conosciuta ma talvolta vicina al secolo, non perdono smalto, lucidità e sdegnosa fierezza.
Il film non ha ancora un titolo definitivo e per ora ne conosciamo solo alcuni spunti della trama, che intreccia tre personaggi residenti a casa Verdi con le loro storie e la loro forte, e di certo non facile, personalità. Uscirà verso la fine dell’anno e saremo invitati alla prima.
Siamo davvero curiosi di vedere il risultato.
Intanto possiamo già andare fieri di questa nostra preziosa esperienza.
Nel Corpo Musicale Civico di Cornaredo può accadere anche questo : un film.
Casa Verdi
Gli ultimi mesi del 2010 sono stati parecchio impegnativi per il Corpo Musicale Civico di Cornaredo che tra prove, concerti vari e pive natalizie ha dato prova di grande impegno ed efficienza. Questa energia è sicuramente il frutto derivante dall’armonia esistente tra i componenti più esperti della banda, che indirizzano il gruppo nelle direttive e nelle giuste decisioni, e la vitalità e l’allegria dei giovani bandisti sicuramente di stimolo al continuo miglioramento.
Particolarmente importante è stato il 21 novembre 2010 il concerto effettuato presso Casa Verdi a Milano. Il concerto, proposto ed organizzato dal nostro maestro Ferdinando Dani, spaziava con un programma impegnativo da ovviamente Verdi a Cajkovskij, Dvorak etc…. Nonostante un certo iniziale timore dei bandisti, dovuto all’atmosfera di questo antico edificio nelle cui sale e corridoi si respira musica di alto livello, il concerto ha dato veramente grande soddisfazione. L’attento pubblico è stato molto caloroso e molto numeroso, tanto che parecchie persone sono rimaste in piedi non trovando posto a sedere. Nonostante queste storiche sale difficilmente siano accarezzate da note provenienti da un gruppo bandistico, gli spettatori hanno apprezzato il concerto tanto che al termine ci è stata fatta una proposta per la registrazione di alcuni brani di supporto alla colonna sonora di un documentario che descriverà Casa Verdi e altri luoghi tra i più storici della città di Milano.
Gli entusiasti e fervidi applausi sono stati fonte di grande emozione e hanno reso d’obbligo il “bis” .
Possiamo insomma essere contenti ed orgogliosi di essere stati coinvolti in questa avventura, giusta coronazione degli sforzi effettuati da tutti nel corso dell’intero anno.
E poi……..visto che il lavoro mette un certo appetito ….. la serata è terminata in pasticceria davanti a un bel gelato e a una bella cioccolata calda !!
Ci auguriamo indubbiamente di poter ripetere questa bella esperienza l’anno prossimo … un nuovo appuntamento da inserire nel futuro calendario 2011.
Anna
Pensieri di una mamma.
Da sempre ritengo che per modellare l’ anima e lo spirito l’individuo debba entrare in contatto con varie discipline ed attività che lo portino a vivere forti emozioni e ad aiutare la conseguente formazione della personalità; tra queste sicuramente metto in primo piano l’attività musicale.
Con questi pensieri alcuni anni fa ho approcciato il Corpo Musicale Civico di Cornaredo dove ho iscritto mia figlia alla scuola allievi per lo studio dello strumento da lei scelto: il clarinetto.
Non si può negare che i primi tempi siano stati difficoltosi; per mia figlia lo studio del solfeggio e dello strumento a casa “in solitario” non è stato facile, però non si è arresa e ora ne sta raccogliendo piacevolmente i frutti.
Come quando, dopo che si è scalata faticosamente una montagna, si arriva in vetta e allo sguardo si apre un nuovo e meraviglioso orizzonte, così l’entrata in banda è stata una sorpresa gioiosa e ricca di emozioni. La musica riempie il cuore (a chi suona e a chi ascolta), allontana lo sconforto e ci dona momenti positivi di allegria, serenità e, perchè no, anche di riflessione.
Penso anche che suonare con altre persone, di tutte le età, sia educativo e possa essere una lezione di vita (per tutti, adulti e ragazzi): porta a confrontarsi con gli altri, a sentirsi responsabili degli impegni presi e a capire, affinando la tecnica musicale, che nella vita si può (si deve) sempre perfezionarsi e migliorare.
E’ anche importante sottolineare che nella Banda di Cornaredo abbiamo trovato un gruppo di persone piacevoli, dove chiunque è bene accetto; i ragazzi inoltre sono parecchi e si divertono a suonare in compagnia.
E’ bello quindi dopo qualche anno poter affermare che il nostro avvicinamento alla Banda di Cornaredo è stato positivo e di notevole valore: in effetti anche noi genitori, che portiamo i ragazzi alle prove e ai concerti, ascoltiamo le loro note sempre con rinnovato stupore.
Anna
Osservazioni sulle Bande Musicali
Le bande musicali rappresentano un'importante fonte di aggregazione sociale e culturale fatta di ricerca, documentazione e sperimentazione musicale, oltre ad essere fonte di svago e divertimento. Le bande hanno radici nelle tradizioni musicali e ne evidenziano gli aspetti folcloristici ma sono sodalizi protesi verso nuovi traguardi, quali il miglioramento del livello tecnico esecutivo dei concerti bandistici e l'ampliamento dei repertori musicali. Gli scambi culturali, musicali, i raduni bandistici organizzati dagli stessi complessi contribuiscono a far crescere creatività sensibilità e attenzione per un bene prezioso quale è la musica ed è solo attraverso le formazioni bandistiche che vengono proposti e tramandati i valori dell'associazionismo e le sue idealità oltre alle nuove creatività musicali.
Siamo convinti che queste associazioni siano molto gradite alle popolazioni dei territori ove agiscono perchè con la loro presenza e le loro manifestazioni si ha sempre una nota di allegria.
Galizzi Renzo
Un Ottone di Velluto
Al di là di tutto e sopra tutto la musica.
La musica muove quanto di sensibile c'è in noi, dà corpo alle emozioni, fornisce al sentire umano ali leggere che vibrando nell'aria rendono partecipi della stessa percezione coloro che la producono e quanti l'ascoltano.
La musica eleva lo spirito, o quel che si dice oggi la qualità della vita, e costituisce un delimitatore preciso, persino più della religione, tra coloro che mantengono selvaticamente i piedi nel fango e coloro che hanno occhi anche per la bellezza del cielo e la profondità dell'anima.
La passione per la musica è la premessa necessaria. Senza questo antefatto, non si potrebbe comprendere la mia presenza nella banda civica di Cornaredo, presenza che in altro contesto potrebbe essere definita "un caso patologico": un principiante a 50 anni, è il caso di dire, "suonati". Gulp. Eppure, eccomi qui. Nella musica e per la musica può accadere anche questo. Vi dirò : la cosa più difficile, e certo anche la più buffa, è stato superare l'imbarazzo iniziale di fronte a coloro che vedendomi in giro con un grosso attrezzo di ottone (improbabile come attrezzo agricolo), ne deducevano che non stavo tanto bene e che mi ero fumato il cervello nello sforzo di iniziare una improbabile carriera nella banda. "Ma dai, davvero suoni nella banda ?" "Beh, si. Cioè ... quasi, stò imparando". Si è proprio così. Suono come principiante nella banda. E, boia d'un mondo, ne vado fiero e mi piace troppo. Lo strumento che suono, un Flicorno Baritono, è un ottone che dà un suono scuro, profondo, un velluto a coste grosse, adatto alle sensazioni di questa parte della vita. Certo non è tutto facile. Anzi è proprio quando ti ci metti di persona che capisci quanto è difficile suonare uno strumento e quanto lavoro ci sia dietro un concerto. Anche perchè il repertorio viene continuamente rinnovato e spesso presenta brani veramente tosti dal punto di vista dell'esecuzione musicale. Di facile ce n'è proprio poco. Per questo quando suoniamo un pezzo, sia esso di Mozart o Piazzolla, e arrivo in fondo che ho dato l'anima, gonfio un attimo il petto e mi dico: evvai Sergio. Per adesso comunque costituisco per la banda quasi più un problema che un apporto concreto: troppi ancora gli errori e la qualità del suono deve migliorare, di molto. E così intanto il gruppo dei bandisti magnanimamente sopporta il mal d'orecchi ed incoraggia i miei sforzi come quello degli altri bandisti recenti. E di questo ringrazio caldamente i miei compagni in questa avventura. Poichè però fortunatamente la durata della vita si allunga, sono fiducioso: ho ancora tempo per imparare. Chissà.
Sergio Brignoli
Flicorno Baritono
Forza, fatevi sotto !!!
Avevo 9 anni quando sono entrata a far parte di questa banda (e il Luca c'era già, e aveva i capelli !!!), nelle mitiche tamburine che adesso purtroppo, si sono "estinte".
Di anni ne sono passati tanti, ed eccomi ancora qua: quante facce sono venute e andate (ma il Luca c'è ancora), sono cambiate tante cose; l'impegno richiesto è sempre consistente.
Per fortuna ci sono parecchi elementi davvero simpatici e, fra una suonata, una risata e una birretta in compagnia dopo le prove l'impegno appare meno gravoso. D'altronde avere orecchio serve ma non basta: imparare a leggere la musica, a suonarla e soprattutto suonare insieme agli altri richiede tempo, fatica e uno studio costante.
Ci servono sempre forze fresche che rimpolpino le nostre file: è più bello ascoltare una banda numerosa piuttosto che 4 gatti ...
Qundi, forza !!!
La vice Maestro
Nicoletta G.
Flauto Traverso