24 Maggio 2015
Incrocio di Bande per il nostro 110° Anniversario.
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A noi piace la vecchia accezione : banda. Oggi si tende ad usare termine più moderni, foneticamente più gradevoli : Orchestra di fiati, Insieme fiati, Corpo musicale e persino Ensemble.
Ma a noi piace banda. Banda è un termine carico di storia e la nostra banda di storia sulle spalle ne ha tanta (105 anni, si può ben dire ‘suonati’).
La banda di paese, nella prima metà del ‘900 in assenza di televisione, aveva l’importante compito di portare la musica d’opera fuori dai grandi teatri e farla conoscere alla gente comune, vale a dire che la musica arrivava nei paesi attraverso la banda. A questo si affiancava il compito di dare solennità alle funzioni religiose e civili all’aperto (processioni, cerimonie ed anche funerali) nonché di portare gaiezza in occasioni di festa. Per i bambini di ogni tempo il suono della banda significa festa.
L’entrare nella banda era un privilegio riservato a pochi, avveniva a seguito di selezioni che non riguardavano solo l’aspetto musicale ma anche quello comportamentale, non veniva ammesso nella banda chi era conosciuto come poco di buono, violento o incline al bere, in compenso attraversare il paese con la divisa della banda era di grande prestigio, chi suonava conosceva la divina arte...(per rivivere l’atmosfera di una banda d’altri tempi si può leggere ‘Almeno il cappello’ , recente romanzo di Andrea Vitali, bravissimo ricostruttore dei tempi andati).
Oggi suonare nella banda non è più forse così prestigioso ma la banda ha conservato una sua importante funzione all’interno della comunità di un paese.
Continua infatti ad accompagnare le cerimonie civili e religiose fornendo l’impronta di solennità, continua a fornire atmosfera di festa con il suo passaggio e le sue marce allegre.
Una delle sue più importanti funzioni è diventata quella educativa e di formazione musicale. Molti ragazzi passano tra le sue file, imparano a suonare uno strumento, ci rimangono un po’ e poi vanno per la loro strada nella vita, portando con sé un patrimonio importante. Il fare musica infatti non solo educa la sensibilità musicale - e chi ha prodotto musica ne sa apprezzare meglio il valore - ma educa la sensibilità tout court ed il carattere, la costanza di un impegno, la capacità di dare correttamente il proprio apporto in un gruppo senza prevaricare.
Purtroppo oggi non è facile far comprendere il valore di un’ educazione musicale ed il valore di una banda, che non offre ai ragazzi, come altre attività, prospettive di facile successo. E quindi la nostra, come un migliaio di altre bande italiane, soffre di un congenito problema di lotta per la sopravvivenza tra problemi economici, organizzativi e di organico.
Ma intanto teniamo duro…
Sergio Brignoli
flicorno baritono
I giovani sono spesso accusati di conformismo ed apatia.
Ma non quelli che fanno musica.
La musica tiene svegli il cervello ed il cuore, è maestra di disciplina.
Chi la pratica non conosce quei terribili vuoti interiori che sono all’origine di tanti problemi dei ragazzi.